Protagonisti di questi due racconti sono una piazza di Palermo – Piazza Villena o dei Quattro Canti, nota come Teatro del Sole – e un cratere di bronzo placcato d’oro, un’urna funeraria proveniente dal corredo della tomba di Filippo II, padre di Alessando Magno. Piazza e cratere vengono trasformati dalla penna di Consolo in vere e proprie macchine del tempo.
Nel Teatro del Sole passano davanti ai nostri occhi berberi e cammelli, emiri e visir, odalische, soldati spagnoli e normanni, astronomi e poeti.
Le ombre delle donne e degli uomini che attraversarono quella piazza nel corso dei secoli si incontrano con i fantasmi del narratore, in una babele di epoche e lingue.
In Nerò Metallicò le figure dionisiache cesellate sul cratere di bronzo, un corteo di menadi e satiri, prendono vita animate dai ricordi dell’autore, assieme ai personaggi delle Baccanti, al saggio Tiresia e al dio Dioniso.
Un viaggio nell’odierna Grecia finisce col diventare un caleidoscopio di immagini e di infiniti rimandi storici che ci danno la sensazione di navigare sul fiume del tempo.
I due racconti sono impreziositi da alcune illustrazioni di Cecilia Capuana.
Il corteo di Dioniso
Vincenzo Consolo
€ 10,00