Alessandro Magno e gli asceti indiani

Eugenio Lo Sardo

 16,00

Pagine: 220
Data di pubblicazione: 20 Maggio 2024
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Che conseguenze ebbe l'incontro tra Alessandro Magno e l'India del IV sec. a. C.?

Nell’estate del 327 a.C. l’esercito macedone attraversò il Kiber pass e giunse, scendendo lungo il corso del fiume Cofen (ora Kabul), nella valle dell’Indo. Seguiva le orme di Semiramide – la mitica regina di Babilonia –
e di Dioniso, il dio cresciuto nella coscia di Zeus. I Macedoni si chiedevano perché Alessandro Magno, l’invincibile ed efebico eroe, li stesse trascinando in quell’ennesima impresa, che si presagiva irta di rischi. Ma la curiosità e il desiderio di giungere ai confini del mondo pesarono nella decisione di inoltrarsi nella grande pianura cinta a settentrione dai monti dell’Himalaya.

L’India si dimostrò più tenace e imbattibile di quanto i Greci avessero sospettato. Furono costretti a darsi alla fuga. Alcuni compagni del re si convertirono agli insegnamenti dei Veda e lo stesso Alessandro, il più famoso allievo di Aristotele, dinanzi alla logica stringente di ascetici filosofi, sentì vacillare le sue ben ferme convinzioni. Una indimenticabile lezione per la nostra epoca.