Omero

Omero, forse, non è mai esistito. Omero, forse, se lo sono inventato i Greci quando avevano ormai una così grande padronanza degli schemi logici, da non voler accettare l’idea che all’origine della loro cultura ci fosse non la mente di una singola persona, ma una lunghissima tradizione orale, durata secoli- probabilmente i primi tre secoli del primo millennio avanti Cristo. Molte città greche, soprattutto della costa dell’Asia minore, pretendevano dunque che Omero fosse nato nella loro terra.
Ma anche a noi, adesso, piace credere che sia stato un uomo vero e vivo, a immaginare quelle costruzioni così incredibilmente ricche di intelligenza e di pensiero che sono l’Iliade e l’Odissea. Ci spingiamo allora a supporre che sia un suo autoritratto quella figura di Demodoco, nel canto VIII dell’Odissea, talmente bravo che Odisseo, l’inventore del Cavallo di Troia, vuole sentir cantare da lui la storia del Cavallo; e invitiamo chi legge queste righe a prendere tra le mani quel libro VIII, e a dire che Omero non è esistito, se ne ha il coraggio!